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Alessandro Cestele. Adattamento della luce

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Alle domande della nostra redazione risponde il membro della giuria del concorso “Adattamento della luce”, architetto, designer, titolare dello studio D4L Cestele architetti, Alessandro Cestele, Italia (Trento).

https://www.d4l.it/

https://www.instagram.com/alessandro_cestele_d_4_l/

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Quale ruolo gioca la casualità nel lavoro di un architetto o designer?

Nel nostro lavoro di architetti, che noi consideriamo esattamente come quello di designer ma solo visto in una prospettiva di scala diversa, la casualità ha un ruolo fondamentale. Mi spiego meglio, concordiamo ovviamente con una visione scientifica della materia, ma nell'atto fondativo creativo chiamato anche ispirazione o intuizione, la casualità ha una connessione fortissima con il futuro progetto. Infatti traiamo ispirazione da tutto il mondo che ci circonda, da un paesaggio, da uno scorcio, ma anche dal cibo, da un vino, dalle emozioni di un viaggio, da una mostra, da una scena di un film, come può capitare di trarre ispirazione da un tessuto, dal riflesso di un metallo e così via…

Pertanto per noi il concetto di casualità è legato all’elemento o alla visione da cui traiamo ispirazione, spesso questa illuminazione avviene la notte o nei momenti più disparati, in auto o al bar. Nell’esecuzione del progetto, se questo era il focus della domanda, la casualità perde in importanza fino a cessare di esistere, infatti ogni elemento è studiato minuziosamente a priori, definito fin nel più piccolo dettaglio, perché l’attenzione maniacale al dettaglio e alla coerenza con l’idea originaria sono i fattori in grado di far risultare un progetto vincente.

Ritiene possibile porsi limiti nella creatività? In caso di risposta affermativa, con che cosa possono essere associati tali limiti?

Il termine creatività deriva dal latino “creare”, denota un’attitudine alla creazione appunto, pertanto il concetto stesso di creatività non può essere assolutamente limitato in alcun modo. Ci piace ricordare qui una frase celebre di A.Einstein “L’immaginazione vale più della conoscenza”, questo paradigma è molto significativo in quanto secondo noi indica l’approccio corretto alla materia design e all’atto creativo: porre il pensiero e l’immaginazione oltre la canonica conoscenza. Nel nostro modus operandi non viene posto alcun limite aprioristicamente all’idea originaria, nell’affinamento del progetto una moltitudine di revisioni avvicinano l’idea allo stato dell’arte e della tecnica, un po' come una materia prima si affina passando per setacci con maglia sempre più sottile fino ad ottenere esclusivamente quello che ci serve. I limiti pertanto vengono “aggirati” in questo modo, in quanto per noi creatività è anche la soluzione a necessità o problemi, con rilevanza ideativa ed innovazione, in sostanza il design è anche problem solving.

Lei disegna di lampade d'autore per gli interni da Lei creati. Qual è, secondo Lei, la principale differenza nella progettazione di corpi illuminanti esclusivi rispetto a quelli che verranno prodotti in grandi serie?

Siamo convinti che si metta in gioco la medesima differenza che c’è tra il design di tipo custom e l’industrial design. La produzione in serie è garantita dal processo industriale a differenziare il prodotto industriale da quello artigianale tailor made. Il prodotto artigianale, è attualmente limitato e rientrata nel concetto di arte decorativa, mentre l’oggetto di design industriale non prevede l’intervento manuale dell’artigiano.

Nel prodotto industriale poi, l’identità tra i singoli e numerosi esemplari deve essere assoluta e rispettare pienamente il prototipo iniziale che dà vita allo stampo immutabile adottato per la produzione. Quello che lo rende “di design” è l’opera progettuale e creativa del designer. Nel caso del prodotto esclusivo per un progetto si ricade nella fattispecie dell’opera di artigianato, dove invece l’opera progettuale avviene in fase di creazione senza l’utilizzo di prototipi o con un modello semplificato. Il tocco manuale, assente nell’oggetto di design industriale, è presente e preponderante in quello di produzione artigianale. E’ per questo motivo che l’artigiano è una di quelle figure che continua ad esistere nel tempo ed esisterà in futuro, per oggetti di classe di piccola serie anche come pezzi ed esemplari unici.

Si può parlare di uno stile particolare e riconoscibile di corpi illuminanti (per la casa, per ufficio, da esterno) creati da designer italiani?

La lampada di design racconta una storia, ha un fascino paragonabile a una scultura, ad una creazione artistica. La storia dell’illuminazione storicamente ha come culla principale l’Italia. Iconiche, sorprendenti, emozionanti, le lampade di design italiano illuminano con stile. Hanno ispirato e innovato, ma soprattutto lasciato un segno entrando a far parte dell’immaginario collettivo globale. Inossidabili al trascorrere del tempo, alle mode e ai cambiamenti sociali, nascono dal genio di alcuni dei designer italiani tra i più famosi al mondo come Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Vico Magistretti, Gio Ponti, Gae Aulenti, Alberto Meda, Pio Manzù, Paolo Rizzatto e Ingo Maurer. Pertanto possiamo affermare che non si può parlare di semplice stile italiano, ma di un concetto più complesso fatto di piccoli artigiani, fornitori, maestreanze specializzate, atelier che formano designer, tutto questo concorre nella creazione del made in Italy.

Quali sono le Sue aspettative in relazione al prossimo concorso "ADATTAMENTO DELLA LUCE 2020"? Cosa potrebbe augurare ai partecipanti?

Le nostre aspettative sono molto alte, sia in termini di qualità che di innovazione, proporre un bando aperto può sembrare più complesso, e sicuramente lo sarà il compito della giuria, ma permetterà una visione globale meno vincolata ai canoni usuali dei lightner designer e quindi auspicabilmente più creativa.

Dal nostro studio, un sincero in bocca al lupo a tutti i partecipanti con l’augurio di trovare un’ispirazione giusta, magari non complessa ma “necessaria”, in questo caso la vittoria sarà a portata di mano.

I progetti di design per il concorso devono essere consegnati entro le ore 23.59 del 1 ottobre 2020, ora di Mosca.

Per maggiori informazioni sul Concorso seguite il link: https://ardexpert.ru/article/18245

Per domande relative alla partecipazione al Concorso e alla presentazione di progetti di design per il Concorso si prega di contattare il Coordinatore del Concorso: Ksenia Baturina whats app:  +39 329 654 64 63, e-mail: onghevan(dng)rfpbyvpr.pbz , xbaxhef(myi)neqrkcreg.eh

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